fràngia

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sf. (pl. -ge) [sec. XIV; francese frange].

1) Bordura ornamentale per biancheria (specie asciugamani), sciarpe e vestiti, ottenuta sfilando i fili orizzontali della parte finale della stoffa e intrecciando in vari modi i fili rimanenti. Nei capi di maglieria la frangia è costituita da fili di lana lasciati sciolti o variamente raggruppati. Per estensione, margine di qualche cosa dal profilo irregolare. In particolare, ciuffo di capelli corti che ricadono sulla fronte; più comune il dim. frangetta. Fig., nel linguaggio comune, ciò che, nel raccontare un fatto, si aggiunge artificiosamente: riferiscimi, ma senza troppe frange.

2) In anatomia, frangia ovarica, lo stesso che fimbria delle tube; frangia sinoviale, prolungamento della membrana sinoviale che protrude nella cavità articolare.

3) Fascia costiera di una regione: frangia corallina. Fig., periferico, parte marginale: le frange estreme del partito. In particolare, in geologia, frangia capillare, zona del sottosuolo in cui l'acqua risale per capillarità dalla zona di saturazione a quella di aerazione.

4) In ottica, ciascuna delle zone, di colore e luminanza costante e di forma regolare (strisce rettangolari, sottili corone circolari), in cui appare suddiviso il campo di osservazione in alcuni fenomeni di ottica fisica (per esempio, l'interferenza).