fratrìa

Indice

sf. [sec. XVII; dal greco phratría].

1) Unità sociale negli antichi ordinamenti ellenici: raccoglieva un certo numero di famiglie discendenti da un antenato comune e legate fra loro da vincoli di difesa e di protezione. In Attica, prima della riforma di Clistene (508 a. C.), la fratria era il fondamento del diritto di cittadinanza. Con l'istituzione del demo, la fratria era la garante della nascita legittima dell'individuo. Aveva un proprio ordinamento, un capo annuale (fratriarco), alcune divinità protettrici e feste speciali (Apaturie).

2) Gruppo sociale, formato dall'unione di due o più clan, la cui funzione è di agire come regolatore di matrimoni. Tale istituzione è diffusa in Australia, nella Melanesia e fra gli Amerindi dell'America Settentrionale. All'interno di una società il numero delle fratrie è variabile, ma nel caso più frequente se ne hanno due. Le fratrie possono avere carattere patrilineare o matrilineare, sono per lo più totemiche e sempre esogamiche. Esse determinano una dicotomia nella società, con mansioni reciproche di una fratria nei confronti dell'altra, e anche una dicotomia nella parentela, in quanto un individuo è imparentato con persone appartenenti sia all'una sia all'altra fratria. La bipartizione della società si riflette spesso nei nomi delle due fratrie contrapposte (Alto-Basso, Estate-Inverno, ecc.).

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora