gìgaro

sm. [sec. XIV; latino tardo gigărus]. Nome comune della pianta Arum maculatum della famiglia Aracee, detta anche erba da piaghe, gighero e gichero, diffusa nell'Europa centro-meridionale. È un'erba perenne rizomatosa, con foglie radicali grandi, lungamente picciolate, più o meno chiazzate di nero violaceo. Lo scapo fiorale, alto fino a ca. 30 cm, porta all'apice un'infiorescenza formata da una spata verde-giallognola e da uno spadice lungo la metà della spata, che termina in una clava color porpora; essa a maturità produce numerose bacche carnose rosse. § Con lo stesso nome si può chiamare anche l'affine Arum italicum, dell'Europa mediterranea, che si distingue dal precedente per la spata di colore giallo o giallastro e le foglie venate di bianco. Entrambe queste piante sono velenose per la presenza di un principio tossico ancora non ben noto (aroina). Il rizoma, ricco di amido, può essere consumato come alimento previa cottura; da fresco viene impiegato nella medicina popolare come espettorante e purgante; per uso esterno serve, al pari delle foglie, come rubefacente, detergente e vescicatorio.

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