ghiro

sm. [sec. XIV; latino glis gliris]. Nome di varie specie di Roditori Miomorfi appartenenti a diverse famiglie, e in particolare del Glis glis (=Myoxus glis) della famiglia dei Gliridi, lungo fino a 34 cm, di cui 15 di coda, è il più grosso tra i Gliridi, e ha forme un po' simili a quelle dello scoiattolo, con orecchie piccole e coda folta. Vive nei boschi, nei frutteti e nei parchi, di solito non oltre i 1000 m; si nutre di frutta, di gemme, di uova e di cortecce. È gregario e si costruisce due nidi, uno estivo per la riproduzione (2-7 piccoli per parto) e uno invernale per il letargo (da cui l'espressione fig. dormire come un ghiro, a lungo e profondamente). Diffuso in gran parte di Europa e Asia, è piuttosto comune anche in Italia, dove non di rado si rifugia all'interno delle abitazioni umane. Alla stessa famiglia appartiene il ghiro del Giappone (Glirulus japonicus) lungo 6-8 cm, più 4-5 cm di coda; presenta una striscia nera che dal capo arriva sino alla coda; è proprio delle foreste montane. Il ghiro spinoso (Platacanthomys lasiurus), della famiglia dei Platacantomidi, lungo 30 cm, di cui un terzo di coda, ha la pelliccia che sul dorso è provvista di numerose spine, mentre sulla coda forma un pennacchio di peli; è arboricolo e vive nelle zone montane dell'India meridionale.

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