ginépro

sm. [sec. XIV; dal latino junipĕrus]. Nome comune usato per indicare la pianta arbustiva Juniperus communis della famiglia Cupressacee. Ha chioma fitta e assurgente, foglie aciculari, dure e pungenti, persistenti, verdi-glauche, verticillate a tre, fiori dioici e falsi frutti carnosi (coccole), sferici, grandi come piselli, neri, coperti di pruina azzurrognola. Proprio dell'emisfero settentrionale, è frequente nei pascoli e nei boschi. Nella regione subalpina e alpina è sostituito dalla varietà nana, prostrata. Le coccole contengono resine, zuccheri, acidi organici e un olio essenziale (essenza di ginepro), costituito in gran parte da α-pinene e cadinene, usato in terapia per le sue proprietà diuretiche e balsamiche. Le coccole di ginepro servono anche per aromatizzare cibi e in liquoreria per la preparazione del gin. Il ginepro rosso (Juniperus oxycedrus), detto anche cedro fenicio o spagnolo, che cresce nella regione mediterranea e dal cui legno si estrae l'olio di ginepro, ha coccole bruno-rossicce; la sottospecie macrocarpa (ginepro coccolone o gineprone) le ha molto grosse. Ginepro della Virginia, altro nome del cedro rosso.

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