graphic novel

Con il termine inglese graphic novel (lett. Romanzo grafico), usato in italiano in modo non corretto al femminile, si intende una forma narrativa in cui la storia a fumetti ha la struttura del romanzo quindi autoconclusiva e con un intreccio sviluppato, solitamente rivolta ad un pubblico adulto realizzata nel formato di un libro. Graphic novel è talvolta usata per indicare anche una storia autoconclusiva rispetto ad una serie di fumetti che segue un arco narrativo ad episodi; celebri Batman: the Dark Knight returns di Frank Miller (1986) e Watchmen (1986-1987) di Alan Moore e Dave Gibbons. Può distinguersi dai fumetti propriamente detti anche per gli argomenti trattati perché può caratterizzarsi per l’aderenza a temi e vicende reali assumendo la funzione più o meno marcata di testimonianza. In questo caso si caratterizza per il taglio memorialistico o per lo stile modellato sul reportage o sul diario di viaggio.  Il termine si afferma a partire dal 1978 con la pubblicazione di A contract of God di Will Eisner. In Italia autori celebri di graphic novel sono Hugo Pratt, Andrea Pazienza e in anni recenti Makkox e Zerocalcare. Ormai entrate di diritto nel panorama culturale internazionale vanno ricordate Maus (1980-1991) di Art Spiegelman (che gli valse il Premio Pulitzer 1986) che raccontano l’Olocausto basandosi sulla testimonianza diretta del padre del’autore sopravvissuto ad Auschwitz e Persepolis (2000) di Marjane Satrapi che racconta la condizione della donna in Iran dopo la rivoluzione islamica.

 

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