guadagno
Indice
Lessico
sm. [sec. XIII; da guadagnare].
1) Il guadagnare, il ricavare danaro: pensa solo al guadagno. Più comunemente, ciò che si guadagna, compenso per il lavoro fatto; profitto, utile che si ricava da una qualunque attività: guadagno onesto; lauti guadagni; non voglio rinunciare al mio guadagno. In particolare, in economia, utile o profitto realizzato da un'azienda nel corso di un esercizio o durante l'intero arco della gestione. Può essere lordo, se comprensivo delle spese per il suo conseguimento o, se depurato da tali spese, netto. Quando sia molto rilevante, viene reimpiegato per assicurarsi la continuità del flusso temporale. Bestie da guadagno, non da fatica, ma allevate per un impiego commerciale dei loro prodotti. Per estensione, utilità, vantaggio in genere, anche non materiale: che guadagno hai a rispondergli male? Spesso ironicamente: bel guadagno che ho fatto a darti ascolto! Vincita: i guadagni del gioco. Ant., preda, bottino.
2) In elettronica, valore dell'amplificazione espresso in decibel (dB).
Elettronica
Il guadagno G è legato al modulo dell'amplificazione in tensione Av o in corrente Aai secondo la formula
L'uso delle unità logaritmiche è utile in quanto ampie variazioni del rapporto fra due grandezze si traducono in variazioni più contenute quando i rapporti si misurano in decibel. Per esempio l'amplificazione di una categoria di amplificatori di tensione può variare da 1 a 1.000.000, corrispondentemente il guadagno varia da 0 a 120 dB. L'uso dei decibel è anche utile nell'interpretazione e studio di alcuni fenomeni fisici che sono caratterizzati da leggi di tipo logaritmico (per esempio la fisiologia del suono). Nel campo delle telecomunicazioni questo concetto è applicato in genere alla potenza (P) e, dato che essa è legata da legge quadratica con tensioni o correnti, la formula diventa:
Il guadagno può essere anche negativo e in tal caso si parla di attenuazione. Tipico esempio è il segnale delle radiocomunicazioni che si attenua con la propagazione nell'atmosfera.