haikai o haiku

genere poetico giapponese fiorito nei sec. XVII-XVIII. Consiste in una forma metrica di 17 sillabe, distribuite secondo lo schema 6-7-5. Trae la sua origine dal genere umoristico del renga (poesia a catena), un tipo di svago letterario entrato in voga verso la fine del periodo Heian (794-1185). Iniziatori del genere furono considerati Matsunaga Teitoku (1571-1653) e Nishiyama Sōin (1604-1682) anche se solo con Matsuo Bashō (1643-1694) l'haikai assunse dignità artistica. Con lui il genere cominciò a essere impiegato in sentimenti e in descrizioni di aspetti di natura e di vita, in stile impressionistico. Come tale l'haikai trovò largo posto anche nella letteratura narrativa e dette origine al cosiddetto genere haibun. Un'altra applicazione si ebbe in pittura: lo haiga era una combinazione di pittura e di poesia nella quale l'haikai , scritto su un lato del rotolo, illustrava il dipinto e lo arricchiva dell'elemento calligrafico. Tra i poeti che coltivarono l'haikai e che permisero di tenerlo vivo al sec. XX: Yosa Buson (1716-1783), Kobayashi Issa (1763-1827), Masaoka Shiki (1867-1907).

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