s. inglese (da home, casa, e theatre, teatro) usato in italianocome sm. Sistema per riprodurre anche in casa, il più fedelmente possibile, le qualità audio e video disponibili in una sala cinematografica. È detto anche home cinema.

Generalità

Per l'home theatre occorrono diversi dispositivi, tutti di elevata qualità. Il televisore deve avere una diagonale superiore ai 40 pollici, in formato 16:9 (rapporto tra la base e l'altezza dell'immagine) e con schermo piatto e compatibile con lo standard HDTV (High Definition Television), adottato in Italia dal 2006; meglio ancora se si dispone di un videoproiettore che può agevolmente creare immagini di oltre 100 pollici. La sorgente video non può essere un videoregistratore VHS a causa della scarsa definizione, ma occorre un riproduttore DVD o LaserDisc. Il sistema audio deve poter riprodurre i suoni surround, con una serie di casse acustiche posizionate in vari punti della sala d'ascolto e dotate di determinate caratteristiche. Normalmente per decodificare il segnale audio surround è necessario disporre di un apposita unità da interporre tra la sorgente audio e la sezione di amplificazione vera e propria. Molti riproduttori DVD, comunque, possiedono, integrata, l'unità che decodifica il segnale surround e quindi hanno tante uscite audio quante sono le linee degli altoparlanti da utilizzare. Anche alcuni televisori sono dotati di ricevitore digitale con la decodifica del segnale surround. Questa unità può anche essere incorporata nell'amplificatore stereofonico e, a volte, lo stesso complesso stereofonico possiede una sezione di commutazione video (impianti combinati audio-video). Per i meno esigenti, sono in commercio soluzione home theatre "in scatola" che contengono tutto il necessario: il riproduttore DVD, gli amplificatori e le casse; si deve solo aggiungere il televisore.

Tecnica: il video

Le possibili configurazioni video di una sala home theatre possono essere costituite da: televisori piatti; sistemi a retroproiezione; videoproiettori. I televisori a schermo piatto, in genere al plasma, rappresentano una soluzione valida solo per locali relativamente piccoli o se non si può dedicare all'home theatre un'intera stanza. La retroproiezione è una soluzione economicamente vantaggiosa per avere uno schermo sufficientemente grande anche nei casi in cui non sia possibile oscurare completamente la sala. Il mobile del retroproiettore permette, infatti, di mantenere in ombra lo schermo a patto che la luce non lo colpisca proprio in pieno. La soluzione che adotta un videoproiettore è tuttavia la preferibile perché simula in modo totale il tipo di visione che si ha in un cinematografo. Lo schermo su cui viene proiettata l'immagine è di tipo riflettente, spesso perlinato per aumentare l'angolo di diffusione orizzontale, del tutto simile a quello che si utilizza in abbinamento ai proiettori per diapositive. In genere sono utilizzati schermi avvolgibili a comando elettrico che si aprono automaticamente quando si accende il videoproiettore. Questi si installano all'interno di una nicchia, in un mobile, su una mensola a parete oppure si possono fissare al soffitto, se non è troppo alto. Quando si posiziona un videoproiettore sul soffitto l'unità viene montata sottosopra e inclinata verso il basso di circa 10°. In condizioni normali l'immagine sarebbe quindi sottosopra e di forma trapezoidale. Tutti i videoproiettori abilitati al montaggio a soffitto dispongono perciò di una circuiteria elettronica capace sia di rovesciare l'immagine sia di correggere la forma a trapezio dovuta al fatto che lo schermo non è perpendicolare all'asse dell'obiettivo. Naturalmente tutte le funzioni come messa a fuoco, accensione, scelta dell'ingresso video e spegnimento, sono assolte da un telecomando infrarosso. I principali parametri per valutare e confrontare la qualità dei videoproiettori sono la luminosità espressa in ANSI lumen (uno standard per la misurazione dei lumen messo a punto dall'American National Standard Institute) e il contrasto espresso come rapporto tra l'intensità del bianco e quella del nero. Luminosità tipiche dei videoproiettori per home theatre vanno dai 600 ai 1200 ANSI lumen mentre il rapporto di contrasto varia da 450:1 a 1000:1.

Tecnica: l'audio

La sezione audio è costituita dalle casse acustiche e dal sistema di amplificazione. La dislocazione delle prime è fondamentale per avere una corretta riproduzione sonora. Con due casse soltanto si può avere un effetto stereofonico ma senza il surround. Perché l'ascoltatore possa sentire i suoni provenire da tutte le direzioni, i due tradizionali canali stereo per la riproduzione dell'audio cinematografico vengono rimpiazzati da un numero superiore di diffusori, disposti anche posteriormente al punto di ascolto. Questo permette al suono di circondare lo spettatore, aumentandone il coinvolgimento nella visione. L'altezza delle casse deve essere tale che quelle che riproducono le frequenze più alte si trovino al livello delle orecchie dello spettatore, mentre quelle per le frequenza basse sono in genere poggiate sul pavimento. La posizione delle casse nella stanza dipende dal tipo di versione surround utilizzata. La più diffusa è la versione 5.1, di Dolby o DTS, che utilizza due casse ai lati dello schermo, una cassa centrale (in genere sopra o dietro lo schermo) per enfatizzare il parlato, due casse ai lati degli ascoltatori per la diffusione degli effetti speciali, una cassa posteriore per generare i suoni che devono provenire da dietro le spalle dell'ascoltatore e una cassa per i bassi profondi che può essere piazzata in qualsiasi posizione perché l'orecchio umano non è capace di localizzare le frequenza molto basse.

Tecnica: la sala

Al momento di disporre le varie componenti di un impianto di home theatre si devono seguire alcuni accorgimenti per ottenere una resa soddisfacente dall'intero sistema. Il tetto e le pareti scoperte possono creare negativi fenomeni di riverbero del suono. Tappeti, tende, quadri o gli appositi pannelli fonoassorbenti aiutano a risolvere il problema. Per ridurre le risonanze vanno evitati i locali perfettamente quadrati o che abbiano una dimensione multipla rispetto all'altra. La zona d'ascolto deve essere centrata rispetto ai muri dove sono posizionate le casse surround. Il televisore, o lo schermo, deve trovarsi in una posizione che eviti riflessi e centrale alla parete. Le due casse anteriori, poste ai lati dello schermo ed equidistanti da esso, vanno collocate in modo da ottenere una perfetta simmetria rispetto allo spettatore e in modo che le congiungenti tra il punto di ascolto e le due casse formino tra loro un angolo di circa 60°. Lo stesso vale per i diffusori surround, che vanno posizionati ai lati del punto di ascolto, meglio se leggermente arretrati e qualche centimetro sopra la testa dello spettatore. La cassa dei bassi profondi (tecnicamente: subwoofer) non deve trovarsi agli angoli della stanza, per evitare fastidiosi rimbombi. Le luci devono essere diffuse e preferibilmente dotate di regolazione continua della luminosità (dimmer). Infine, per evitare disturbi, tutta la sala dovrebbe essere insonorizzata.

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