incolumità

sf. [sec. XVI; da incolume]. L'essere, il rimanere incolume, illeso; in particolare, secondo il concetto giuridico, assenza di pericolo e di danno: essere responsabile dell'incolumità di qualcuno. § Ai delitti contro la pubblica incolumità è dedicato il titolo VI del libro II del Codice Penale, che considera tre capi: delitti di comune pericolo mediante violenza; delitti di comune pericolo mediante frode; delitti colposi di comune pericolo. Il primo capo regola i reati di strage, di incendio, danneggiamento, inondazione, naufragio, disastri aviatori e ferroviari, attentati alla sicurezza dei trasporti e degli impianti di energia, crolli, fabbricazione di materie esplodenti, omissione di controllo contro infortuni sul lavoro. Il secondo regola i reati di epidemia per avvelenamento, adulterazione, contraffazione, commercio di sostanze alimentari adulterate e di medicinali guasti. Nel terzo capo sono compresi i reati d'incendio, disastro, nonché i delitti colposi contro la salute pubblica.

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