incubazióne

Indice

Lessico

sf. [sec. XVII; dal latino incubatío-ōnis, da incubāre, covare].

1) Rito divinatorio consistente nel giacere in un santuario, o comunque in un luogo sacro, fino ad addormentarsi e a sognare. Tali sogni, creduti inviati dall'entità extraumana titolare del santuario in risposta ai quesiti del fedele, venivano poi interpretati dagli indovini. La pratica ci è documentata per l'Egitto, la Grecia, i Germani, il Perú precolombiano e le popolazioni dell'area subartica.

2) In biologia, processo attuato mediante il calore che consente lo sviluppo dell'embrione dalle uova fecondate e deposte.

3) In medicina, il periodo di tempo che intercorre fra il momento in cui è avvenuta la penetrazione nell'organismo di un agente patogeno e la manifestazione dei primi sintomi della malattia. Tale periodo è costante e specifico, anche se approssimativo, per ogni forma morbosa infettiva: varia da pochi giorni (influenza, morbillo), a diverse settimane (rabbia, tetano) o anni (lebbra, tubercolosi).

4) Fig., lenta maturazione di un avvenimento.

Biologia

L'incubazione è tipica di molti animali: quasi tutti gli Uccelli attuano l'incubazione mediante il calore fornito dal corpo materno o di ambedue i genitori (cova). In alcune specie di Pesci all'incubazione provvedono i maschi accogliendo le uova in una tasca cutanea (per esempio ippocampo) o nella bocca (per esempio Ciclidi); alcuni Anfibi portano le uova con sé (per esempio alite ostetrico) o le incubano in apposite tasche cutanee dorsali (per esempio gastroteca). Fra i Rettili l'incubazione viene in genere affidata alla temperatura ambientale e le uova sono deposte, solitamente, in buche nel terreno (solo nei Boidi la femmina si acciambella attorno alle uova sino alla schiusa). Fra i Mammiferi l'incubazione si verifica solo tra i Monotremi che si riproducono a mezzo di uova deposte.

Etologia

Il comportamento d'incubazione si manifesta negli Uccelli nel periodo riproduttivo ed è accompagnato da modificazioni fisiologiche e morfologiche, queste ultime rappresentate dalla perdita di piume in una o più aree cutanee ventrali attraverso le quali il calore del genitore viene trasmesso alle uova. Nel periodo d'incubazione l'uccello è particolarmente reattivo a stimoli che provengono dall'area del nido, incluso il nido stesso e le uova, e la vista delle uova è uno stimolo-chiave così importante per innescare il comportamento d'incubazione che alcuni uccelli mostrano di preferire uova di gran lunga più grandi delle loro (stimolo supernormale). Alcuni uccelli sono molto tolleranti e fanno rotolare all'interno del nido anche oggetti assai diversi dalle uova se sono posti sul bordo del nido, altri riconoscono le proprie uova ed espellono prontamente dal nido uova e oggetti estranei. Alcune specie, per esempio il gabbiano reale, introducono nel nido in modo apparentemente spontaneo sassi di forma e dimensioni grossolanamente simili a uova se il numero delle uova deposte è inferiore a quello delle aree ventrali nude, forse con la funzione di compensare la stimolazione incompleta dell'addome.

Zootecnia

L'incubazione effettuata dall'uomo con finalità utilitaristiche riguarda le uova di gallina, tacchini, oche, ecc.; consta di procedimenti la cui applicazione consente di ottenere la schiusa contemporanea di più uova fecondate. L'incubazione può essere naturale o artificiale secondo che venga utilizzata una chioccia o un'incubatrice. In entrambi i casi hanno particolare importanza le operazioni del periodo preincubatorio e precisamente: la scelta delle uova; la loro conservazione che varia fra i 15 e i 20 giorni per l'incubazione naturale e non deve superare gli 8-10 giorni per quella artificiale; la pulizia delle uova per facilitare il normale scambio gassoso che potrebbe essere ostacolato da macchie di sangue, feci, ecc.; l'età dell'ovaiola che non deve essere superiore ai 2-3 anni. Per l'incubazione naturale è di particolare importanza la scelta della chioccia, dell'ambiente, che deve essere particolarmente tranquillo, e la preparazione del nido. Nell'incubazione artificiale le incubatrici devono essere preferibilmente collocate in locale appartato senza grandi variazioni di temperatura (fra 15º e 21 ºC); è inoltre necessario sorvegliarne la temperatura che deve essere mantenuta fra i 39º e i 40 ºC, la ventilazione, l'umidità (tra 60 e 80%) cui è legata l'evaporazione dell'uovo, il rivolgimento delle uova (in media 4 volte al giorno) per consentire l'uniforme distribuzione del calore, e la sperlatura delle uova, che consiste nel constatare, fra il 5º e il 6º e fra il 15º e 16º giorno, la presenza nell'uovo dell'embrione ovvero nello stabilire la sua morte. Dopo 18 giorni d'incubazione le uova vengono messe nelle schiuse dove restano per altri 3 giorni, cioè fino alla nascita del pulcino.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora