inserzióne

sf. [sec. XVI; dal latino tardo insertío-ōnis]. Atto ed effetto dell'inserire; in particolare, annuncio economico o pubblicitario pubblicato a pagamento su un giornale. Con accezioni specifiche: A) in anatomia, l'attacco di un muscolo o di un tendine su un osso. B) In aritmetica, il problema dell'inserzione di n medi aritmetici, o geometrici, tra due numeri a e b consiste nel trovare i termini intermedi di una progressione aritmetica, o geometrica, di estremi a e b. C) In elettrotecnica, collegamento di un utilizzatore o di un generatore a un circuito elettrico. Per basse tensioni e potenze l'inserzione richiede l'azionamento di un interruttore o l'inserimento di una spina entro una presa. Per tensioni e potenze via via crescenti, richiede l'azionamento di apparecchi più grandi e complessi (contattori, teleruttori, interruttori) e spesso una sequenza (automatizzata o meno) di manovre, differenti da caso a caso. D) In telefonia, operazione con cui si introduce in servizio un apparato relativo a un impianto telefonico. § L'autorità giudiziaria può ordinare che determinati provvedimenti vengano pubblicati su giornali: ciò avviene per le sentenze relative alla tutela delle norme della persona o della ditta e, in campo penale, per le sentenze di condanna all'ergastolo e per altri casi minori previsti dalla legge (reati a mezzo stampa, usurpazione di titoli e funzioni, frodi alimentari; delitti contro l'economia, l'industria e il commercio).

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