interpretazióne (diritto)

procedimento nel quale la norma di legge viene fatta discendere per via di deduzione logica dalla sua sfera di rapporti complessi al caso singolo e concreto a cui deve essere applicata. Il principio generale a cui una retta interpretazione deve obbedire consiste nel non attribuire a essa un senso diverso da quello risultante dal significato delle parole, secondo la loro connessione, e dall'intenzione del legislatore. In caso di controversia non risolvibile per assenza di esplicite disposizioni occorre fare ricorso a quelle norme che regolano casi analoghi o simili; se anche così il caso rimane dubbio, dovrà farsi riferimento ai principi generali dell'ordinamento giuridico dello Stato. L'interpretazione può essere: dottrinale, se eseguita dagli studiosi del diritto per fini scientifici, didattici e pratici; giudiziale, se compiuta dal magistrato nell'esercizio della propria funzione; autentica, se compiuta dal potere legislativo quando, con un atto di volontà, indica l'esatto senso da darsi a determinate disposizioni (leggi interpretative). Al fine di dare unità all'interpretazione giudiziale ed evitare contrasti nei giudicati, spetta alla Corte di Cassazione il compito di dettare la giusta interpretazione delle norme di legge. § Per quanto riguarda il diritto comunitario, la Corte di giustizia delle Comunità Europee è competente a pronunciarsi sull'interpretazione del Trattato CEE, sull'interpretazione (e sulla validità) degli atti compiuti dalle istituzioni dell'Unione Europea e sull'interpretazione degli statuti degli organismi creati con atto del Consiglio delle Comunità.

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora