lampóne

sm. [sec. XVI; dal tema paleoeuropeo amp (che compare nel tedesco Himbeere), con fusione dell'articolo]. Nome comune della pianta arbustiva Rubus idaeus della famiglia Rosacee (sottofamiglia Rosoideae) che cresce spontanea nelle zone temperate e montuose dell'Europa e dell'Asia ed è coltivata in molte regioni europee e negli Stati Uniti per i frutti (lamponi), i quali vengono impiegati come frutta da tavola e per confezionare marmellate, conserve, sciroppi per bibite, per profumare vini e liquori, ecc. Il lampone è una piantina alta fino a ca. 1 m, con fusto gracile, munito di piccole spine; le foglie sono costituite da 3-7 foglioline biancastre al di sotto; il frutto è multiplo, molto simile a quello del rovo (mora) ma di colore rosso vinoso, molto profumato e gustoso, di sapore zuccherino acidulo. Per mezzo della coltivazione si sono ottenute molte varietà di lamponi, con frutti bianchi, giallastri, aranciati, rossi o neri. Il succo di lampone si fa anche fermentare e fornisce una specie di vino poco alcolico (2-5% di alcol).

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