lassa (poesia)

sf. [sec. XIX; dal francese ant. laisse, con influsso di lassare]. Tipo di strofa della poesia epica medievale, specialmente francese e spagnola, costituita da versi decasillabi o dodecasillabi, in numero variabile, legati da un'unica rima o dall'assonanza. Nella poesia italiana la lassa è stata usata da Carducci (Canzone di Legnano), da D'Annunzio (Notte di Caprera) e da Pascoli (Poemi italici, Canzoni di re Enzio).

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