laudatio funebris

loc. latina (propr. lode funebre). Orazione pronunciata dagli antichi Romani di ceto nobiliare ai funerali di parenti; più tardi divenne pubblica e fu pronunciata da magistrati. Malgrado il tono encomiastico, costituisce un'importante fonte storiografica perché riporta notizie e fatti relativi al defunto e al periodo a lui contemporaneo. Tra le più famose laudationes è la Laudatio Turiae, pronunciata in onore della moglie da un personaggio, già proscritto durante il secondo triumvirato e salvatosi appunto per merito di lei. Nella coppia molti studiosi, tra cui Mommsen, hanno ravvisato Q. Lucrezio Vespillone e sua moglie Turia. Il testo fornisce importanti particolari di carattere giuridico.

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