leasing

s. inglese (propr. affitto) usato in italiano come sm. Contratto atipico di finanziamento delle imprese attraverso il quale il locatore (lessor) concede in uso al conduttore (lessee) un bene strumentale dietro un corrispettivo denominato canone (rental). Nel leasing finanziario (assimilabile a un finanziamento) il locatore acquista o fa costruire il bene in base alle specifiche esigenze del conduttore, mantiene la proprietà del bene locato, ma riconosce al conduttore il diritto di riscatto da esercitarsi al termine del contratto. Nel leasing operativo (assimilabile al noleggio) il locatore, che è anche il diretto produttore del bene, trasferisce unicamente il diritto di godimento del bene a tempo determinato. Altre forme di leasing (immobiliare, azionario, ecc.) si hanno a seconda del particolare bene oggetto del contratto. Il leaseback è una particolare forma di leasing in cui il fornitore della società è lo stesso conduttore, il quale effettua un'operazione di vendita e contestualmente ottiene il bene (mobile o immobile) in locazione con il diritto di riscatto al termine del contratto. I motivi legati alla crescente diffusione del leasing sono da rinvenirsi nella difficoltà di accesso ai tradizionali canali bancari di finanziamento, nella maggiore flessibilità operativa, nelle ormai numerose agevolazioni previste in vari settori (commercio, artigianato, ecc.) e, non ultimi, nei connessi vantaggi fiscali scaturenti dalla deducibilità dei canoni seppur vincolata a una durata minima del relativo contratto.

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