liberum veto

loc. latina (propr. veto libero) usata in Polonia nei sec. XVII-XVIII per indicare il diritto di ogni singolo membro della Dieta di impedire, esprimendo la propria opposizione, una deliberazione. Il primo a servirsi del liberum veto fu il deputato Siciński nel 1652; ma la consuetudine di cercare e pretendere l'unanimità nelle deliberazioni esisteva da tempo. Il liberum veto, manovrato disonestamente dai magnati, svuotò la Dieta d'ogni significato e contribuì, a lungo andare, alla decadenza politica della Polonia.