lussùria

Indice

Lessico

sf. [sec. XIII; dal latino luxuría, esuberanza, intemperanza].

1) Desiderio sfrenato del piacere sessuale.

2) Anticamente, eccesso, vita dissipata.

3) Eccessivo rigoglio della vegetazione.

Religione

La morale cattolica distingue tra lussuria di pensiero, di desiderio e di azione, tra lussuria secundum naturam, che cioè resta conforme, nella sua specie, all'inclinazione sessuale naturale, e contra naturam, oggettivamente non rapportabile alla procreazione. In base alle parole di San Paolo (I Corinti 6,9), la morale cattolica ritiene la lussuria peccato mortale. Il Codice Canonico punisce i delitti qualificati contro il sesto precetto del Decalogo. Se commessi da laici o da chierici minori, essi sono puniti con pena determinabile dall'Ordinario e comportano l'infamia ipso facto; altri delitti (adulterio, concubinato pubblico) comportano l'esclusione dagli atti legittimi ecclesiastici. I chierici ordinati in sacris incorrono, se colpevoli di concubinato, in sanzioni disciplinari; se colpevoli di altro delitto qualificato contra sextum, nella sospensione, nell'infamia, nella privazione dell'ufficio e, nei casi più gravi, nella deposizione.

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