ménta

Indice

sf. [sec. XIV; latino ment(h)a].

1) Nome comune usato per indicare la piante del genere Mentha della famiglia Labiate con ca. 40 specie delle regioni temperate che crescono di preferenza nei luoghi umidi.

2) L'essenza ricavata dalla pianta: bere una menta, una bibita all'essenza di menta; caramelle di menta o anche solo mente come sf. pl.

3) Liquore a base di acquavite e di foglioline di menta, dal caratteristico colore verde smeraldo. Il più noto è l'americano Peppermint, che si dice sia stato inventato dagli Indiani. Anche l'Italia vanta pregiate specialità, quali la mentuccia di S. Silvestro di Pescara, la menta glaciale di Abbadia Alpina e il liquore di menta di Pancalieri. § Le mente sono erbe molto aromatiche, con foglie opposte dentate irregolarmente e fiori piccoli, rossi o bianchi, raccolti in spicastri allungati (Mentha longifolia, Mentha viridis), o globosi (Mentha aquatica), ovvero in verticillastri ascellari, con scapi che terminano in ciuffi di foglie (Mentha arvensis). Tutte le mente contengono olio essenziale ricco di mentolo, tannini, sostanze resinose e pectiche; la più ricca di essenza è la Mentha piperita, ibrido proveniente dall'incrocio della Mentha viridis con la Mentha aquatica, coltivata in vari Paesi temperati. I preparati a base di menta e l'olio essenziale si usano in medicina come stimolanti, carminativi, contro i disturbi gastrointestinali in genere, e anche come antispasmodici e antisettici; l'essenza trova largo impiego in profumeria e nella fabbricazione dei liquori.

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