mangiare

Indice

v. tr. (ind. pr. màngio) [sec. XIII; latino tardo manducāre, tramite il francese ant. mangier].

1) Prendere un dato cibo, ingerire un alimento: mangiare la minestra; mangiare in fretta; mangiare bene; mangiare di magro;mangiare in bianco, senza salse piccanti, droghe e simili. Nelle loc. estens. e fig.: roba da mangiare, cibo; mangiare con qualcuno, avere con lui grande familiarità; mangiare in testa a qualcuno, essere più alto, o più abile di lui; mangiare addosso a qualcuno, sfruttarlo; mangiare pane, essere vivo; mangiare la foglia, rendersi conto di un inganno, un tranello e simili; mangiarsi l'avversario, superarlo facilmente; non mangio il greco, non ne capisco nulla. In particolare, consumare il pasto: mangiare in famiglia; a che ora si mangia?; far da mangiare, cucinare, preparare il pasto. Per estensione, campare, vivere: non avere di che mangiare; nella loc.: mangiare a ufo, vivere alle spalle altrui.

2) Con vari significati: divorare: i lupi hanno mangiato due pecore; rosicchiare: mangiarsi le unghie, anche come gesto di rabbia; punzecchiare, mordere: un posto dove i tafani ti mangiano; corrodere: la ruggine mangia il ferro; consumare: questa macchina mangia troppa benzina; distruggere, sperperare: si è mangiato tutto il patrimonio; guadagnare illecitamente, rubare: mangia tu che mangio anch'io. Fig., rodere: è la gelosia che lo mangia; mangiarsi il fegato, consumarsi dalla rabbia; mangiarsi le mani, tormentarsi per aver perso una buona occasione; mangiare le parole, pronunciarle a metà, non chiaramente; mangiarsi la parola, non mantenerla; mangiarequalcuno o qualche cosa con gli occhi, guardarli con grande desiderio; mangiare o mangiarsi uno vivo, rimproverarlo aspramente; mangiare la strada, percorrerla velocemente.

3) Nei giochi da scacchiera, eliminare dal gioco con una mossa secondo le regole una pedina o un pezzo avversario.

4) Nel linguaggio marinaro, mangiare il vento, detto di imbarcazione che, disponendosi sopravvento a un'altra imbarcazione a vela, le taglia il vento; mangiare il remo o anche farsi mangiare il remo, detto del vogatore che, per imperizia, non “spala il remo”, cioè non lo estrae dall'acqua a fine corsa nella posizione dovuta, ma lo lascia in preda al mare con conseguente diminuzione del rendimento della vogata e pericolo di rottura del remo.

5) Usato come sm., atto del mangiare, del consumare il pasto: per il mangiare c'è un'ora di tempo. Per estensione, ciò che si mangia, cibo: una donna che cura molto il mangiare.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora