manuale (sostantivo)

sm. [sec. XVI; dal latino tardo manuāle, libro che sta in una mano]. Compendio organico di nozioni teorico-pratiche, fondamentali di una scienza o di una tecnica, disposte in modo da permettere una facile e rapida consultazione. Fig., nell'uso sportivo: un colpo da manuale, di perfetta esecuzione, degno di essere menzionato come modello. § Per molti secoli, i libri destinati all'erudizione o al culto si presentarono come enormi in folio; ebbero forma maneggevole soltanto alcune raccolte di precetti e di massime morali: basti citare per tutte il celebre Manuale di Epitteto. Dopo l'invenzione della stampa fu Aldo Manuzio a introdurre il volumetto enchiridii forma, e cioè in ottavo. Ma, se si prescinde da poche eccezioni, come l'Oraculo Manual di B. Gracián (1659), il manuale in senso moderno si ebbe nel sec. XVIII, quando, per l'accresciuto bisogno di sapere e per l'assidua opera degli enciclopedisti, fu avvertita l'esigenza di libri realmente atti a diffondere la cultura. In seguito, l'uso del manuale si è allargato con la diffusione di collezioni in edizioni economiche a grandissime tirature. Specializzata in questo settore è, in Italia, la casa editrice Hoepli.

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