micrometeorologìa

sf. [da micro-+meteorologia]. Settore della meteorologia che studia i fenomeni a piccola scala nell'atmosfera e, in particolare, i fenomeni che si verificano al livello dell'interfaccia tra atmosfera e suolo. Lo strato atmosferico interessato da tali fenomeni si estende in genere dal suolo fino a ca. 1-2 km di quota, salvo i casi di forte rugosità o di complessa orografia della superficie terrestre. Principale oggetto di studio della micrometeorologia è l'andamento con la quota dei vari parametri meteorologici e in particolare della temperatura, dell'umidità del vento, dei flussi di energia e di calore scambiati tra atmosfera e suolo, ecc. Molta attenzione viene anche riservata allo studio della turbolenza meccanica (quella cioè determinata dall'attrito generato dallo scorrimento delle masse d'aria sul suolo più o meno rugoso) e della turbolenza termodinamica (quella cioè generata dalla instabilizzazione delle masse d'aria a contatto col suolo a causa del riscaldamento solare). Connessi con gli studi di turbolenza atmosferica dei bassi strati vi sono anche quelli sul trasporto e la diffusione in aria di inquinanti aeriformi di origine antropica e sui relativi fenomeni di deposito secco al suolo (per sedimentazione o impatto) e di deposito umido (a causa del dilavamento dell'atmosfera a opera delle precipitazioni). Negli ultimi decenni del sec. XX, la maggiore sensibilità sociale ai problemi ambientali, e in particolare ai problemi di inquinamento atmosferico dei grandi centri urbani, ha dato forte impulso allo sviluppo della micrometeorologia.

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