mos gallicus

loc. latina (propr. consuetudine gallica) usata in italiano come sm. Denominazione data nel sec. XVI al metodo filologico ed erudito di studio del diritto romano che, iniziato in Italia durante l'umanesimo (vedi culti, scuola dei-), passò con A. Alciati in Francia, e quivi trovò in I. Cuiacio (1522-1590) il suo maggior rappresentante e nell'Università di Bourges il centro di diffusione verso la Germania e l'Olanda (Leida). U. Donello (1527-1591) diffuse e contemperò il mos gallicus con le tendenze sistematiche della scuola tradizionale italiana (mos italicus).

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