neurotrasmettitóre

sm. [neuro-+trasmettitore]. Sostanza chimica prodotta nelle terminazioni sinaptiche dei neuroni e liberata in seguito a stimolazione nervosa. Il neurotrasmettitore, in genere presente in vescicole, viene rilasciato nello spazio intersinaptico e trasmette l'impulso nervoso al neurone successivo attraverso l'attivazione di un recettore specifico, inibendone o eccitandone l'attività. Si ritiene che ogni neurone, sebbene possa formare centinaia o migliaia di sinapsi, possa secernere un solo neurotrasmettitore; esempi di neurotrasmettitori sono l'acetilcolina, mediatore dello stimolo nel sistema parasimpatico e nella giunzione neuromuscolare, l'adrenalina e la noradrenalina, nel sistema ortosimpatico. Altri neurotrasmettitori sono la serotonina, la dopamina, l'acido gamma amminobutirrico, la glicina, e le encefaline. Falso neurotrasmettitore, composto molto simile a un vero mediatore per cui viene riconosciuto dal recettore specifico; tuttavia, essendo privo dell'attività del vero neurotrasmettitore, o possedendola in misura molto ridotta, non provoca la trasmissione nervosa o la provoca in maniera incompleta. Falsi neurotrasmettitori possono essere sostanze endogene prodotte dagli stessi neuroni o in altre sedi dell'organismo come prodotti finali di alcuni metabolismi, oppure farmaci neurotossici.

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