nova

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sf. latino scientifico (propr., stella nuova; pl. novae). In astronomia, stella la cui luminosità aumenta improvvisamente, in un tempo che va da poche ore a pochi giorni, di 10-13 magnitudini. In altri termini, nelle novae la luminosità aumenta bruscamente sino a diventare 100.000 volte quella iniziale. In altre stelle, dette supernovae, in cui si manifestano fenomeni analoghi, la luminosità aumenta di alcuni miliardi di volte. La luminosità presenta un massimo, seguito da un lento declino fino a una magnitudine all'incirca uguale a quella precedente lo stato di nova. Durante la fase di nova, lo spettro della stella varia considerevolmente: tutte le novae (con differenze relativamente piccole tra loro) hanno prima del massimo spettri di emissione con righe che divengono più intense all'avvicinarsi al massimo stesso (spettro principale); immediatamente dopo il massimo, appare uno spettro diffuso, in assorbimento. Tutte le righe di questi spettri, sovrapposte allo spettro originario della stella, mostrano velocità radiali elevate degli elementi che li provocano (sino a 3000 km/s). Inoltre tali velocità radiali sono inversamente proporzionali alla velocità di declino della luminosità. La fase di nova è quindi una fase a carattere esplosivo, accompagnata da espulsione di materia. La espansione della massa espulsa avviene con velocità costante ed è rilevabile spesso su fotografie della nova riprese a distanza di anni, cosa che permette la misurazione della distanza della nova dalla Terra. Alcune stelle sono passate più volte per lo stadio di nova (se ne conoscono sei) e vengono chiamate novae ricorrenti; queste hanno caratteristiche nel complesso simili a quelle delle altre novae, ma si distinguono per la relativamente piccola variazione di luminosità, che è di sole 7-8 magnitudini. Una estrapolazione della relazione tra ampiezza della variazione di luminosità e periodo di ricorrenza porterebbe a concludere che anche le normali novae sono in realtà ricorrenti, con periodi di migliaia di anni. Il meccanismo che porta all'esplosione di una nova sarebbe in ogni caso l'improvviso stabilirsi di reazioni nucleari, probabilmente dell'elio, con conseguente formazione di onde d'urto che si propagano attraverso l'intera stella e ne provocano l'esplosione, con liberazione di energia dell'ordine di ca. 1045 erg. La scoperta recente che le novae in molti casi sono sistemi doppi formati da una stella rossa di enormi dimensioni e da una stella bianca piccolissima ha portato molti astronomi a ritenere che ciò sia vero per tutte le novae. Sarebbe quindi la perdita di materia da una stella e il corrispondente accumulo sull'altra a innescare le reazioni termonucleari che danno luogo a esplosioni ricorrenti nelle novae .

Bibliografia

C. Payne-Gaposhkin, The Galactic Novae, New York, 1963; W. Strohmeier, Variable Stars, Oxford, 1972; L. Rosino, Le stelle variabili, Roma, 1987.

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