omofagìa

sf. [sec. XIX; dal greco ōmophagía, da ōmós, crudo+phagêin, mangiare]. Rito di consumazione di carni crude presso gli antichi Greci. Non era un rito consueto, anzi era una specie di “contraffazione” del sacrificio istituzionale che prevedeva la consumazione di carni cotte. Veniva attribuito a certe associazioni cultuali, verosimilmente mistiche, dedicate al dio Dioniso (per esempio, al menadismo). Nei suoi schemi essenziali il rito consisteva nella caccia a un animale selvatico (un cerbiatto, per lo più), che veniva fatto a pezzi e divorato crudo sul posto. L'animale era identificato con Dioniso.

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