orbettino

sm. [sec. XIX; dim. di orbo]. Rettile squamato (Anguis fragilis) della famiglia degli Anguidi, diffuso in Europa e in parte dell'Asia occidentale. L'orbettino ha corpo sottile e lungo (ca. 40 cm) e i suoi arti sono completamente atrofizzati per cui viene spesso scambiato per un serpente; è noto anche con il nome di “serpente di vetro” a causa della notevole fragilità della coda, che si stacca facilmente in caso di trauma. L'orbettino è un sauro mitissimo che non tenta mai di mordere l'uomo, sebbene possieda sottili denti scanalati che sono in collegamento con ghiandole labiali secernenti un liquido lievemente tossico, in grado di portare rapidamente a morte gli insetti e gli altri invertebrati di cui l'orbettino si nutre. La colorazione è assai varia, dal marrone al giallo. Deve il suo nome alla falsa credenza di non possedere occhi che, in realtà, sono piuttosto piccoli e muniti di palpebre mobili come in tutti i Sauri. Immobile e nascosto di giorno, diviene attivo al calare dell'oscurità, soprattutto quando l'umidità ambientale risulta elevata. Partorisce all'inizio dell'autunno da 6 a 19 piccoli vivi, che diventano ben presto attivi.

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