pèrsico (zoologia)

sm. (pl. -ci) [sec. XIX; forse longobardo parsik]. Pesce perciforme (Perca fluviatilis) della famiglia dei Percidi. Lungo ca. 40 cm, ha corpo schiacciato lateralmente, alto nel mezzo e con peduncolo caudale sottile; la testa è robusta. Sul dorso reca due pinne, una dietro l'altra, la prima alta e sorretta da 15 raggi spinosi, la seconda più corta e molle; le pinne pari sono poco sviluppate. La colorazione è verde oliva con 6-7 strisce scure verticali e una macchia scura sulla prima pinna dorsale; le pinne pari e l'anale sono aranciate. Gregario da giovane e solitario in età matura, vive nelle acque dei laghi e dei grandi fiumi dell'Europa settentrionale e centrale e non è molto comune in Italia. La sua crescita è molto lenta e sono necessari 7 anni perché raggiunga i 20 cm. Fra i più pregiati d'acqua dolce per la sua carne delicata, del persico si consumano in particolare i filetti, per lo più cucinati al burro, e con i quali si prepara spesso un eccellente risotto.

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