pér

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prep. (in unione con gli art. det. forma le prep. articolate poco com. pel, pei, e, molto raramente, pello, pella, pegli, pelle) [sec. X; latino per].

1) Serve a formare vari complementi: A) compl. di moto per luogo; anche fig.: passare per la piazza; che cosa ti passa per la mente? In particolare, indica il verso di un moto: scendere per la china; cadere per le scale. Talvolta si usa anche con verbi di quiete, col significato di vicino a, entro, in e simili e il valore di compl. di stato in luogo: dormire per terra; passeggiare per il parco. B) Compl. di moto a luogo: parto per Parigi. Per estensione, indica destinazione, direzione, inclinazione, propensione: l'aereo per Londra; una telefonata per te; mostrare amore, odio perqualcuno; provare interesse per lo studio. C) Compl. di tempo continuato: ho aspettato per tre ore; è stato assente per un mese. D) Compl. di tempo determinato: sarò da te per le nove. E) Compl. di mezzo: inviare per ferrovia; parlare per telefono; arrivarci per intuizione. F) Compl. di causa: uccidere per odio; parlare per invidia; lavora per bisogno. G) Compl. di fine o scopo: lottare per la sopravvivenza; andare per funghi; vestiti per il mare; giornale per adulti. H) Compl. di vantaggio o svantaggio: è utile per la salute; non va bene per te. I) Compl. di modo o maniera: parlare per scherzo; chiamare per nome. J) Compl. di prezzo: te lo cedo per pochi soldi. K) Compl. di estensione o misura: la strada prosegue per molti chilometri. L) Compl. di colpa e di pena: fu processato per furto. M) Compl. di limitazione: è superiore a tutti per scaltrezza; lo supera per bravura. N) Compl. distributivo: disporsi per due; al tasso del cinque per cento. O) Compl. predicativo: prendere per moglie; tenere per buono; dare per certo. Per estensione, indica scambio, sostituzione: l'ho presa per sua sorella; capire fischi per fiaschi. P) Si usa in formule di preghiera, in esclamazioni, imprecazioni o per introdurre un giuramento: per l'amor di Dio!; per carità! Q) Con i verbi moltiplicare e dividere introduce l'enunciazione del moltiplicatore o del divisore: moltiplicare, dividere per cinque; tre per tre fa nove.

2) Introduce varie proposizioni: A) seguito da un infinito, introduce una proposizione finale, causale o consecutiva: lavorare per vivere; fu licenziato per aver commesso gravi mancanze; è abbastanza intelligente per capirlo. B) Con un verbo al congiuntivo, introduce una proposizione concessiva: per quanto facessi non riuscii a convincerla. C) Nelle loc. stare, essere per seguite da un infinito, essere in procinto, sul punto di: sto per partire; ormai era quasi per accettare.

3) Ricorre nella formazione di molte loc. avverbiali: per ora, per il momento, per il largo, per traverso, per poco, per di qui, per sempre, per tempo, per fermo, per certo, ecc. Anche in alcune loc. congiuntive: per ciò, per la qual cosa, per il fatto che e simili. Per tali loc., vedi i componenti principali (certo, momento, tempo, ecc.) o i lemmi composti a sé (perciò, ecc.). § Come simbolo matematico della moltiplicazione, per si indica con una × oppure con un punto centrato; quando i fattori sono simboli e non numeri, può anche essere omesso.

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