Descrizione generale

sf. [sec. XIX; da peritoneo+ite]. Infiammazione diffusa o circoscritta del peritoneo. Sono primitive le peritoniti che si verificano senza lesione apparente degli organi a contatto con il peritoneo (peritoniti traumatiche, metastatiche,ecc.); secondarie, invece, le peritoniti che insorgono da processi morbosi di organi a contatto con il peritoneo o endotoracici. È possibile il riscontro di peritoniti asettiche da stimoli chimici (liquidi irritanti come il contenuto gastrico scarsamente settico da ulcere perforate, la bile sterile da rottura della colecisti o di condotti biliari, l'urina asettica da lacerazione della vescica o degli ureteri, ecc.); ma le cause più comuni e frequenti delle peritoniti sono i germi e le loro tossine (strepto-, stafilo-, pneumo-, entero-, gonococchi, bacillo del tifo e del paratifo, tubercolosi, ecc.).

Patologia: peritonite acuta

Le sindromi cliniche più importanti e comuni sono le peritoniti acute, croniche e tubercolari. Tra le acute si distinguono forme iperacute (per esempio quella da perforazione intestinale, con dolori intensi, ma con alterazioni anatomiche poco evidenti) e forme acute, a decorso un po' più lungo, con dolori meno forti, ma con un quadro anatomico più complesso. Nelle prime prevalgono i fenomeni circolatori, mentre in quelle acute prendono il sopravvento gli essudati che hanno un aspetto estremamente vario: dal versamento puramente sieroso si passa a quello assai più frequente sierofibrinoso o fibrinoso, fino a giungere alla formazione di pus. Gli essudati possono poi essere mescolati a sangue, feci, bile, urina, variando in base al meccanismo che sostiene la malattia. Fra le peritoniti acute secondarie è molto importante quella da perforazione nel peritoneo di organi addominali cavi: a meno che non sia già avvenuta in precedenza la formazione di aderenze delimitanti cavità parziali, si origina una peritonite diffusa, a decorso acutissimo, più o meno rapidamente mortale. Se la genesi delle peritoniti è dovuta a diffusione di germi da processi in atto negli organi vicini, i fenomeni peritoneali sono meno tumultuosi, le lesioni possono anche restare limitate al punto d'ingresso dei germi nel peritoneo, la reazione difensiva è più energica con una maggior produzione di essudato e più spiccata tendenza alla formazione di aderenze e di briglie, onde la probabilità di peritoniti saccate. Fra le peritoniti acute circoscritte i quadri più importanti sono: l'ascesso peritiflitico, da appendice perforata; l'ascesso del cavo del Douglas nella donna, da suppurazione dei genitali interni; l'ascesso subfrenico, sempre secondario ad affezioni purulente del fegato, delle vie biliari, del rene, dell'appendice.

Patologia: peritonite cronica

Le croniche possono essere secondarie e rappresentare l'esito di forme acute, oppure primitive da stimoli fin dall'inizio di carattere cronico. Il processo mostra una tendenza alla neoformazione di aderenze fibrose limitate ad alcune zone, oppure diffuse. Se permangono fatti essudativi, ne conseguono concamerazioni ripiene di essudati, che possono incapsularsi o svuotarsi nell'interno di visceri cavi o farsi strada verso l'esterno (fistole interne o esterne). Le lesioni croniche diffuse del peritoneo rappresentano episodi di una malattia di tutte le sierose delle grandi cavità del corpo (poli-sierosite). Conseguenze delle peritoniti croniche sono fatti meccanici di compressione, aderenze, stiramento che danneggiano la funzionalità dei visceri colpiti.

Patologia: peritonite tubercolare

La tubercolare, dovuta alla localizzazione della tubercolosi nel peritoneo, si manifesta con fenomeni produttivi ed essudativi variamente combinati; nelle forme a decorso più acuto prevale l'essudazione, mentre in altre il decorso assume un carattere di vera cronicità con lenta e graduale trasformazione connettivale specie a carico del mesentere e dell'omento. La sintomatologia delle peritoniti è caratterizzata da dolori addominali acuti e continui, vomito, alvo chiuso anche ai gas, febbre continua o remittente, difesa muscolare dell'addome alla palpazione, meteorismo progressivo da paresi intestinale, stati di shock nelle fasi più avanzate. Questi sintomi si presentano tuttavia più attenuati nelle forme croniche e in quelle circoscritte. La radiografia dell'addome mostra un intestino paralitico e a volte la presenza di aria libera nel peritoneo; l'ecografia è utile nelle forme localizzate; tuttavia già i sintomi e l'esame obiettivo sono in grado di orientare verso un'infiammazione peritoneale; a ciò si aggiunge la possibilità di prelevare mediante paracentesi il versamento peritoneale, per effettuarvi ricerche batteriologiche e per definire la natura del liquido.

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