pianéta extrasolare

Qualsiasi pianeta che orbiti attorno a una stella diversa dal Sole. Da quando nel 1956 la stella 61 Cygni è stata riconosciuta accompagnarsi a un corpo oscuro di rango planetario che ne perturbava il moto, il numero dei pianeti extrasolari (o esopianeti) è andato accrescendosi, soprattutto grazie alle potenzialità dei telescopi spaziali orbitanti (Hubble, ISO, Kepler, TESS). Tentativi di individuazione sono stati compiuti anche da Terra: nel 1999, un gruppo di astronomi inglesi ha pubblicato uno studio sulla stella tau Bootis, intorno alla quale orbita un pianeta gigante. Per le osservazioni dal suolo vengono impiegate diverse tecniche indirette: la principale consiste nell'osservazione delle oscillazioni nella velocità radiale della stella (evidenziata tramite effetto Doppler) che la massa del pianeta provoca su di essa; una seconda tecnica sfrutta l'effetto di microlente gravitazionale, consistente nell'aumento di luminosità di una stella sullo sfondo a causa della focalizzazione causata dal campo gravitazionale di un oggetto che passa lungo la linea di vista; un terzo metodo si basa, invece, sul calo di luminosità che si ha quando il pianeta “eclissa” (parzialmente) la superficie della stella. Con le necessarie precauzioni sembra che una condizione necessaria per la formazione di un pianeta sia la presenza di una quantità sufficiente di metalli. I pianeti noti orbitano, in effetti, tutti intorno a stelle la cui metallicità è superiore al 40% di quella solare. Questo dato implica anche che pianeti extrasolari dovrebbero essere rinvenuti solamente in un certo intervallo di distanze dal centro della galassia, dove la metallicità è abbastanza alta (l'abbondanza dei metalli nella galassia diminuisce con l'aumentare della distanza dal centro) e dove la densità non è eccessivamente alta da favorire i fenomeni distruttivi indotti dalle perturbazioni gravitazionali delle altre stelle. Molte delle caratteristiche attualmente note dei pianeti extrasolari, come l'elevata massa e la forte eccentricità delle orbite, sono in gran parte attribuibili al fatto che i metodi di osservazione utilizzati sono più sensibili proprio a pianeti massicci in orbite eccentriche. I pianeti extrasolari individuati fino al 2020 sono poco più di 4200; di questi, quelli con caratteristiche parzialmente assimilabili a quelle della Terra sono circa 10.

 

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