portafusìbili

sm. inv. [sec. XX; dall'impt. di portare+(valvola) fusibile]. Dispositivo che serve a mantenere nella posizione esatta e a collegare al circuito un fusibile o una serie di fusibili. Per tensioni elevate (migliaia di volt), consiste in un profilato metallico che porta due isolatori in porcellana o altro dielettrico, sulle cappe dei quali sono avvitati i due elementi cui collegare i cavi e fissare, mediante bulloncini, i fusibili. Per tensioni più basse si ha una basetta isolante (in carta bachelizzata o simili) con due pinze che reggono il fusibile alle estremità e lo collegano elettricamente al circuito.

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