presènza

Indice

Lessico

sf. [sec. XIV; dal latino praesentía, da praesens-entis, presente].

1) L'essere presente in un det. luogo: notare la presenza di qualcuno. Nelle loc.: fare atto di presenza, intervenire in una riunione, un'adunanza e simili, solo per formalità; di presenza, personalmente; in presenza di, al cospetto di. Fig., prontezza: presenza di spirito.

2) Modo di presentarsi, aspetto esteriore: ragazza di bella presenza; una persona che non ha presenza, di aspetto scialbo, meschino.

3) Esistenza: l'analisi ha confermato la presenza di bacilli nel sangue.

4) In acustica, effetto di presenza, la sensazione di presenza reale dell'esecutore che si prova con gli apparati fonoriproduttori ad alta fedeltà nei quali sia esaltata lievemente la risposta intorno ai 5000 Hz.

Filosofia

In filosofia, rapporto immediato o mediato tra due enti: la presenza immediata si ha quando fra le due cose considerate vi è congiunzione reale: per esempio la presenza della parte nel tutto; è mediata quando invece la congiunzione fra le due cose avviene mediante una terza: per esempio un oggetto è presente all'intelletto mediante la specie a cui appartiene.

Diritto

In diritto, la partecipazione di un soggetto a un'attività giuridica cui ha diritto di assistere, come per esempio il socio alle assemblee della società. In diritto processuale civile si distinguono la presenza nel processo che avviene mediante la costituzione in giudizio a mezzo di procuratore, in mancanza di che l'altra parte può far dichiarare la contumacia; e la presenza nell'udienza che consiste nell'assistenza fisica delle parti o dei procuratori. Se nessuna delle parti è presente per due volte consecutive in udienza, il processo si estingue o viene cancellato dal ruolo; se manca solo una parte, il processo prosegue regolarmente. Anche in diritto processuale penale la mancata presenza dell'imputato provoca l'adozione del cosiddetto procedimento in contumacia.

Religione

Nella terminologia religiosa si parla di: presenza di Dio intendendo con essa l'attributo della sua onnipresenza quale derivazione dal concepire Dio come causa prima di tutte le cose. Nella pratica religiosa la presenza di Dio è sprone all'anima nella via del bene, perché sente su di sé lo sguardo di Dio, soccorrevole e misericordioso; presenza reale di Cristo nell'Eucarestia, sotto le speci del pane e del vino, transustanziati per le parole pronunciate dal sacerdote durante la messa al momento della consacrazione; i cattolici credono che Cristo è veramente presente con la sua carne e il suo sangue. La credenza, condivisa dai luterani, è negata dai calvinisti.

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