puntaménto

sm. [sec. XVII; da puntare]. Atto ed effetto del puntare.§ Nel campo delle armi, operazione che consiste nel disporre un'arma da fuoco in posizione tale che il proiettile raggiunga il bersaglio. Nelle armi portatili e nelle artiglierie e missili controcarro il puntamento è sempre diretto e viene effettuato con l'ausilio di mirini e tacche di mira o di apparati ottici. Nelle artiglierie campali, pesanti campali e pesanti, il puntamento è normalmente indiretto e rende necessario l'impiego di un falso scopo per la direzione e di tavole di tiro per fare assumere alla bocca da fuoco la corretta inclinazione. Nelle artiglierie contraeree e in quelle navali il puntamento è completamente automatizzato grazie a centrali di tiro che comprendono radar e calcolatori e con l'impiego di servomotori. § In ottica, operazione consistente nel variare la direzione dell'asse ottico di uno strumento ottico, per esempio un cannocchiale, finché l'oggetto da osservare si trovi nel campo dello strumento, con la sua parte centrale sull'asse ottico. Poiché il campo dei cannocchiali di forte ingrandimento, per astronomia, è di pochi minuti primi, questi sono forniti di cercatore, cioè di un altro cannocchiale di minore ingrandimento e campo assai più esteso, atto al puntamento dello strumento principale.

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