rampa

Indice

Lessico

sf. [sec. XIV; dal germanico rampf, unghia, uncino].

1) Piano inclinato che serve a superare un certo dislivello. In particolare, nelle costruzioni, piano inclinato, munito o meno di gradini, posto a congiunzione di due piani a quote diverse. Per estensione, tratto di salita ripida; anche breve strada erta e scoscesa.

2) Neologismo, struttura fissa o trasportabile che serve al lancio di missili e di razzi vettori; se ha notevoli dimensioni viene anche detta torre di lancio: il missile è sulla rampa di lancio.

3) Nelle ferrovie, rampa di lancio, il tratto di binario insellato posto in testa a un fascio di binari di smistamento sul quale sono spinti i vagoni che debbono essere separati per formare nuovi convogli. Sganciati con un certo intervallo, scendono per gravità e vengono indirizzati sul binario di destinazione tramite gli scambi posti in fondo alla rampa di lancio.

4) In marina, rampa di transito, elemento mobile delle navi mercantili utilizzate per il trasporto roll-on/roll-off o sulle quali i carichi vengono movimentati mediante carrelli automotore; servono a collegare la stiva della nave con le banchine del porto. Sono costituite da una struttura in acciaio speciale capace di sostenere pesi rilevanti e sono articolate in modo da poter essere sollevate e abbassate mediante cavi manovrati da argani o gru a portale. Normalmente sono collocate a poppa e/o a prora: quelle poste a poppa possono servire quale portellone di chiusura che si attesta in una sede a tenuta stagna; quelle poste a prora vengono movimentate dopo il sollevamento di parte di questa, che viene spostata con sistemi idraulici e che agisce anche quale portellone a tenuta stagna. Esistono anche rampe di transito angolate (quarter ramp) che permettono l'ormeggio affiancato alla banchina: sono sempre dislocate a poppa e possono essere anche del tipo orientabile; rispetto alle altre richiedono sempre un portellone di chiusura ermetica.

5) In anatomia, rampa dell'orecchio interno, ciascuna delle due concamerazioni in cui si divide la coclea. Lo stesso che scala della chiocciola.

6) In elettronica, segnale con forma d'onda linearmente crescente col tempo che può essere ottenuto per integrazione di un segnale a gradino, con un limite di ampiezza determinato dalla dinamica del circuito integratore. Segnali a rampa sono utilizzati per comandare la scansione del pennello elettronico nei tubi a raggi catodici e nei cinescopi e per effettuare conversioni analogico-digitali (vedi anche dente di sega).

7) Non comune, zampa anteriore di animale munita di unghie o artigli.

Tecnica

Dimensioni, inclinazione e struttura delle rampe variano secondo le funzioni che svolgono: la pendenza e la struttura delle rampe per scale dipendono dalla forma di queste; la loro larghezza minima consentita, salvo casi particolari, è di 70 cm; questa larghezza va convenientemente variata in relazione alle esigenze funzionali (numero di persone che fruiscono della scala) e architettoniche. Le rampe d'accesso sono piani inclinati che congiungono un piano stradale con l'accesso a un edificio, a un'autorimessa, a installazioni portuali e autostradali, ai piani di un autosilo, ecc.; la loro larghezza varia in rapporto all'opera cui sono collegate mentre la pendenza è, in genere, inferiore al 10%; pendenze superiori si possono avere nelle rampe d'accesso ad autorimesse private, nel qual caso si deve adottare una pavimentazione antisdrucciolo. Nei magazzini, depositi portuali e ferroviari, ecc. esistono rampe di carico, piani inclinati che facilitano le operazioni di carico e scarico.

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