reforming

s. inglese (propr., trasformazione) usato in italiano come sm. Operazione petrolchimica per convertire le benzine pesanti a basso numero d'ottano in benzine ad alto numero d'ottano, ricche in composti aromatici. Il reforming consiste nel portare ad alta temperatura e sotto pressione la benzina pesante, in presenza di opportuni catalizzatori, in letti fluidificati: le reazioni che avvengono sono essenzialmente trasformazione di idrocarburi naftenici in aromatici per sottrazione di idrogeno, isomerizzazione di paraffine, deidrogenazione di paraffine e loro ciclizzazione oltre all'idrogenazione dei composti solforosi in idrogeno solforato. Il reforming consente anche la produzione di idrogeno, che si libera assieme ai gas leggeri non recuperabili come benzine. In particolare benzine ricche di nafteni vengono “riformate” per la produzione di benzene, toluene e xilene, molto richiesti dal mercato. I catalizzatori usati sono a base di platino (platforming) e molibdeno o cobalto posti su bauxite o terre adsorbenti: essi devono essere frequentemente rigenerati in quanto tendono ad “avvelenarsi” rapidamente a causa del coke formatosi durante il reforming stesso e per la presenza di metalli pesanti, quali arsenico e piombo, molto nocivi.

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