riduttóre

Indice

Lessico

sm. (f. -trice) [da ridurre].

1) Chi riduce un'opera letteraria, drammatica, musicale per renderla adatta a particolari esigenze (cinematografiche, televisive, ecc.).

2) In tecnologia, congegno che serve a operare una riduzione di grandezza in varie apparecchiature. A) Dispositivo che viene interposto fra un motore e un utilizzatore per consentire l'impiego di unità motrici funzionanti a elevato numero di giri con utilizzatori che debbono operare a basso numero di giri. B) In elettrotecnica, riduttore di corrente, trasformatore atto a ridurre l'intensità o la tensione di una corrente elettrica. È chiamato riduttore anche il dispositivo che permette di adattare una spina a una presa con dimensioni o numero di poli diversi.

3) Riduttore-vaporizzatore, dispositivo che ha la funzione di portare allo stato aeriforme gas allo stato liquido contenuti in serbatoi pressurizzati. I più diffusi sono quelli per gas di petrolio liquefatti che necessitano di una certa quantità di calore per evaporare quando la pressione si abbassa, per l'uso, nel contenitore: per piccole portate i riduttori-vaporizzatori sono costruiti con materiali che hanno buona conducibilità termica e il calore latente per l'evaporazione viene fornito dall'ambiente; tali sono i riduttori-vaporizzatori per uso domestico. Per portate notevoli i riduttori-vaporizzatori sono dotati di intercapedini attraverso le quali si fa passare in genere acqua calda per fornire al gas liquido le calorie necessarie per evaporare.

4) In telefonia, riduttore di giunzioni, apparato, detto anche concentratore di traffico, impiegato per ridurre il numero di linee di giunzione tra la centrale telefonica e un certo numero di utenti che vengono appunto a esso attestati come collegamento di linea. In tal modo invece di una sua propria linea diretta con la centrale telefonica l'utente fruisce di una delle linee in comune, disposte tra il riduttore e la centrale e dimensionate come numero in base al traffico telefonico.

5) Strumento topografico per la misura indiretta delle distanze capace di fornire la distanza ridotta all'orizzonte (distanza topografica) mediante intervento manuale su un congegno montato sullo strumento. In particolare, riduttore per dislivelli, autoriduttore che consente la determinazione del dislivello tra due punti del terreno mediante moltiplicazione della misura di un segmento, letto sulla mira, per un dato coefficiente, quale che sia l'inclinazione dell'asse di collimazione.

Tecnica

I giri dell'asse in entrata e di quello in uscita stanno fra loro secondo un unico rapporto, contrariamente al cambio di velocità che ha più rapporti e la possibilità di cambiarsi senza fermare la rotazione degli assi. I riduttori sono caratterizzati da grandi rapporti di trasmissione e in prevalenza hanno una sola coppia di ingranaggi; quando però i rapporti sono maggiori o uguali a 10 : 1 si ricorre a riduttori a vite senza fine, a riduttori epicicloidali o a cascata di ingranaggi. Una caratteristica che a volte è richiesta ai riduttori è l'irreversibilità del moto, cioè il moto può essere trasmesso da un asse all'altro e non in senso contrario (per esempio, negli organi mossi da motori elettrici o idraulici). Autoveicoli per impieghi speciali come i “fuoristrada” e alcuni autocarri o mezzi per sollevamento hanno un riduttore in serie al cambio di velocità che consente di raddoppiare il numero dei rapporti disponibili al fine di adeguare le prestazioni del veicolo alle diverse condizioni del fondo stradale. Da ciò le velocità più basse ottenibili con i rapporti suddetti vengono chiamate “ridotte”.

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