rubato

agg. [pp. di rubare]. Sottratto, portato via con furto; anche estens. e fig.: soldi rubati; roba rubata; punto rubato, nei giochi e negli sport, dovuto più a fortuna che ad abilità. In particolare, in musica: tempo rubato (o solo rubato, come sm.), indicazione esecutiva, risalente al sec. XVII, che prescrive di alterare, nel corso di un brano, il tempo (di “rubarlo”, appunto) accelerando o rallentando. È adoperata quando di un pezzo (o di parte di esso) si vogliono far risaltare le peculiarità espressive, o le particolari strutture ritmiche, o alcuni caratteri sottili e interni, al di là della rigidità metronomica.

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