sólo

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agg., avv. e cong. [sec. XIII; latino solus].

1) Agg., che è senza compagnia, che non ha altra persona insieme o vicino: un uomo solo; vivere solo; sono rimasto solo in casa; spesso rafforzato in solosolo, tutto solo, solo soletto. In particolare, che non ha legami spirituali con altri; che è privo di aiuti, di appoggio, di sostegno: una donna sola; è un ragazzo troppo solo.; da solo, da soli, senza compagnia o senza l'intervento, l'aiuto di altri: vive da solo; me la so cavare da solo; parlare da solo, parlare tra sé a voce alta; un uomo che si è fatto da solo, di chi ha raggiunto una buona posizione partendo dal nulla e contando soltanto sulle sue forze.

2) Senza l'intervento, la partecipazione di altri: io solo ero presente al fatto; un pezzo per solo violino; a solo, v. assolo. Al pl., che è insieme unicamente alla persona o alle persone di cui si parla: noi due solo; “soli eravamo e sanza alcun sospetto” (Dante); da solo a solo, a tu per tu, tra due persone senza che nessun altro sia presente: ti dovrei parlare da solo a solo. Sempre al pl., preposto al nome, limita alle persone indicate un diritto, un privilegio e simili, col valore di “non altri che”, “essi solamente”: conferenza per sole donne; sono ammessi i soli iscritti.

3) Unico, singolo, non più di uno; è sempre preceduto dall'art. det. o indet., da un dimostrativo o dal numerale uno: avere un solo fratello; credere in un solo Dio; una sola volta o una volta sola; ho queste sole possibilità; anche in funzione di sm.: non sei il solo a crederlo; non uno solo, neppure uno. Posposto a un numerale, non più di, solamente: mi fermerò quattro soli giorni; costa mille lire sole.

4) Di cose, senza l'aggiunta di altro, semplice: mangiare pane solo; basta una sola parola. Per estens., di cose che si susseguono una all'altra senza interruzione, in una serie continua, nient'altro che, soltanto; è sempre posposto a un nome preceduto dall'art. indet.: la strada era una buca sola; la sua vita è stata una rinuncia sola. Lett., di luogo, solitario, isolato: “Era lo strillo della procellaria / ch'ama gli scogli soli” (Pascoli).

5) Avv., solamente, soltanto: desidero solo un po' di riposo.

6) Cong., con valore limitativo e avversativo, ma, però: sono sostanzialmente d'accordo, solo vorrei chiarire alcuni particolari; anche nella loc. solo che: l'argomento è interessante, solo che è stato esposto molto male; quest'ultima loc. indica anche purché, basta che: solo che tu lo voglia e sarai promosso.

7) Nel linguaggio musicale, pezzo affidato a un esecutore (cantante o strumentista), sia solo, sia con accompagnamento. In un contesto, passo destinato a un'esecuzione di tipo solistico: nei concerti e nelle opere vocali-strumentali, sin. di solista; nel concerto grosso del sec. XVIII, parti affidate al “concertino” (gruppo di solisti) nel dialogo con il “tutti”.

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