sabadìglia

sf. [dallo spagnolo cebadilla, dim. di cebada, orzo, da cebar, cibare]. Nome comune della pianta Sabadilla officinarum (=Schoenocaulon officinale) della famiglia Melantiacee originaria dell'America Centrale e in particolare del Messico, dove è pure coltivata. È una pianta perenne, bulbosa, alta fino a 2 m, con semi oblunghi, lucenti, bruni o nerastri, che contengono vari alcaloidi e in particolare varatrina. Ridotti in polvere, essi trovano impiego come insetticidi o, in medicina, come antiparassitari o purganti.

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