salièra
IndiceLessico
sf. [sec. XIV; da sale, sul modello del francese salière].
1) Piccolo recipiente in cui si conserva il sale per la tavola.
2) Anticamente, lo stesso che salina.
Arte
Nata come oggetto di uso comune, la saliera in certe epoche fu il prodotto di tecniche raffinate e di artisti famosi, acquistando una funzione puramente decorativa. Alcuni notevoli esempi vengono dal mondo classico, come le saliere in argento del tesoro di Boscoreale, decorate a ovuli, rosette e viticci. In età medievale la saliera fu il pezzo più importante della tavola, soprattutto in Inghilterra, dalla quale provengono splendidi esempi (sec. XIV-XV) spesso in argento, con forme fantasiose di animali, molto complesse e talvolta monumentali. A queste si sostituirono nel Rinascimento forme più semplici, a campana, a corpo cilindrico (come la saliera di Elisabetta I nella Torre di Londra) o quadrangolare. Le saliere italiane rinascimentali furono più spesso in ceramica o in vetro. I motivi decorativi ispirati ad animali e divinità marine furono naturalmente i più diffusi e si ritrovano nella celeberrima saliera d'oro di Francesco I eseguita da Benvenuto Cellini, con le figure della Terra e di Nettuno poggiante su cavalli marini. Nei secoli successivi, a parte alcuni esempi, soprattutto inglesi, la saliera perse via via la sua importanza decorativa, mentre prevalsero forme più piccole e semplici e una decorazione più sobria (vaschette decorate a fogliami, cestelli d'argento con vetro blu, ecc.).