scòrta

Indice

Lessico

sf. [sec. XIII; f. sostantivato di scorto, pp. di scorgere].

1) Atto di scortare o accompagnare qualcuno allo scopo di guidarlo, proteggerlo o sorvegliarlo: fare la scorta al convoglio presidenziale; sotto la scorta di qualcuno, con il suo aiuto, la sua guida, sotto la sua sorveglianza.

2) Persona o insieme di persone che compiono l'atto dello scortare: personale di scorta; in particolare, nel linguaggio militare, drappello armato, unità militare che ha il compito di proteggere, di difendere un convoglio: scorta navale; scorta aerea;scorta d'onore, onore militare riservato alle alte cariche dello Stato e alti gradi militari. In Italia è caratteristica quella dei corazzieri a cavallo per il presidente della Repubblica.

3) Riserva di beni, viveri, materie prime o altro fatta per provvedere a un det. fine o per essere usata in caso di necessità: avere scorta di grano; fare scorta di gasolio.

Economia

Nel linguaggio economico è la giacenza di materie prime, semilavorati, prodotti finiti, presso le imprese. Si parla anche di scorta di beni presso i singoli consumatori e di scorta monetaria presso privati, enti pubblici, banche. Nelle imprese commerciali si ha una scorta minima, che deve essere mantenuta in magazzino in quantità e tipologia tali da soddisfare le possibili richieste dei clienti. Negli istituti di credito si ha la scorta titoli, riguardante i titoli di più frequente negoziazione. Nelle imprese le scorte sono vincolate o permanenti, se formate allo scopo di garantire in ogni momento la continuità del processo di produzione. La consistenza delle scorte di materie prime dipende dalle caratteristiche del processo produttivo, dalle condizioni del mercato (facilità o difficoltà di approvvigionamento, prezzi attuali e previsti ecc.), dalle caratteristiche fisiche dei beni. Le scorte di prodotti finiti sono egualmente collegate alle condizioni di mercato e alle decisioni imprenditoriali sulla conduzione aziendale. Le scorte monetarie sono costituite dalle quote di reddito o patrimonio che i soggetti economici trattengono presso di sé in previsione di future operazioni, per motivi speculativi o per far fronte a eventi imprevisti.

Diritto

Le scorte si dividono in scorte vive (per esempio animali) e in scorte morte, ulteriormente suddivise in fisse (attrezzi e macchinari) e circolanti (sementi, mangimi, letame ecc.). In caso di contratti di affitto di fondi rustici le scorte morte costituenti la dotazione del fondo, consegnate all'affittuario all'inizio dell'affitto, con determinazione della specie, qualità e quantità, devono essere restituite al locatore alla fine dell'affitto nella stessa specie, qualità e quantità e nello stesso stato d'uso. Nei contratti di mezzadria le scorte vive e morte sono conferite dal concedente e dal mezzadro in parti eguali, salvo diversa disposizione normativa o consuetudinaria. Le scorte conferite divengono comuni in proporzione dei rispettivi conferimenti. Nei contratti di usufrutto di azienda l'usufruttuario deve conservare l'efficienza degli impianti e le normali dotazioni di scorte.

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