selettività

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sf. [sec. XX; da selettivo].

1) Tendenza a selezionare, a distinguere; in particolare, nella scuola, propensione a bocciare, a escludere gli allievi meno capaci senza cercare il loro recupero.

2) In fisica, caratteristica di uno strumento di analisi spettrale, per esempio di un analizzatore di suoni o di onde elettromagnetiche, in grado di rilevare la minima variazione di frequenza nel primo caso, di lunghezza d'onda nel secondo. Il termine si applica anche ai rilevatori di onde sonore o elettromagnetiche, e anche, per estensione, ai recettori sensoriali (orecchio, occhio) con significato analogo. Per esempio, la selettività di un analizzatore di suoni a larghezza di banda costante può arrivare a 3 Hz.

3) In metallurgia, selettività di attacco, proprietà che hanno alcuni reattivi chimici di attaccare preferenzialmente il contorno del grano o alcuni costituenti strutturali presenti nelle leghe; è utilizzata nella metallografia. Si chiama corrosione per selettività di attacco la demolizione del materiale metallico in regioni caratterizzate da peculiarità strutturali. Esempio tipico è la corrosione intergranulare di alcuni acciai inossidabili.

4) Nella tecnica, caratteristica di un sistema di protezione costituito da organi che intervengono in tempi successivi secondo la localizzazione e l'entità di un guasto. § In un impianto industriale, ogni utilizzatore viene protetto inserendo sulla relativa linea di alimentazione un interruttore di portata commisurata alla potenza dell'utilizzatore protetto, che interviene disinserendolo automaticamente dal circuito, in caso di guasto o di sovraccarico. A monte di un gruppo di elementi così protetti viene inserito un analogo sistema di protezione, di portata maggiore e tarato con tempo di intervento maggiore. Più a monte ancora viene installato un ulteriore gruppo di protezione, cui fanno capo più rami del circuito, di portata ancora maggiore e con tempo di intervento più elevato, e così via. Con una disposizione del genere, quando si verifica un guasto che coinvolge un utilizzatore e un tratto in posizione periferica rispetto alla struttura generale del circuito, interviene la protezione subito a monte, e non le altre. In caso di guasto più grave, a carico di un tratto di circuito sito più a monte, oppure tale da coinvolgere più utilizzatori periferici contemporaneamente, oppure in caso di mancato funzionamento di un sistema di protezione periferico, interviene il sistema di protezione più a monte, che esclude dal servizio l'intero settore del circuito coinvolto dal guasto. Si ottiene così un sistema globale di protezione selettivo nel senso che interviene, in caso di guasto o di sovraccarico, disinserendo automaticamente dal circuito solo i circuiti interessati, lasciando in funzione gli altri.

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