sferòmetro

sm. [sec. XIX; da sfera+ -metro]. Strumento atto alla misurazione di piccoli spessori e, per via indiretta, del raggio di curvatura di calotte sferiche. Nella sua forma più semplice è costituito da un treppiede i cui piedi hanno le estremità poste ai vertici di un triangolo equilatero, quindi sono complanari. Al centro del treppiede è fissata una madrevite, accoppiata a una vite micrometrica, che termina con un cono; si può misurare lo spostamento della vite, poiché a essa è fissato un tamburo rotante prossimo a un regolo graduato. Poggiando lo sferometro su un piano, quando l'estremità a cono della vite è complanare con le tre estremità dei piedi, sul regolo si legge zero; quando sotto la vite si pone una lastrina di cui si vuol misurare lo spessore, si fa ruotare la vite finché poggia sulla superficie della lastrina; allora sul regolo si può leggere lo spessore della lastrina. Se invece di poggiare lo sferometro su di un piano lo si appoggia su una calotta sferica, dalla freccia f misurata dalla vite si ricava il raggio R della calotta R=(r²+f²)/2f dove r è il raggio della circonferenza circoscritta al triangolo equilatero definito dai tre piedi. Negli sferometri ad anelli, che hanno una sensibilità molto superiore, le tre punte sono sostituite da un anello che poggia sulla calotta sferica.

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