sorvegliànza

sf. [sec. XIX; da sorvegliare]. Il sorvegliare; vigilanza: ha l'incarico di sorveglianza sui lavori. § In diritto, l'obbligo di sorveglianza sugli incapaci è proprio dei genitori o di chi li sostituisce. Il Codice Penale prevedeva l'obbligo del giudice di sorveglianza di vigilare sull'esecuzione della pena. La materia è stata nuovamente regolata dalla legge 26 luglio 1975, n. 354, “sull'ordinamento penitenziario e sull'esecuzione delle misure privative e limitative della libertà”, che ha disciplinato e ampliato i poteri del giudice di sorveglianza e ha istituito una sezione di sorveglianza presso le Corti di Appello. § La sorveglianza della pensione era in passato un provvedimento inflitto all'impiegato dell'amministrazione statale o di enti locali colpito da condanna penale o da provvedimento disciplinare. Una legge del 1966 l'ha abrogata. § La sorveglianza speciale di pubblica sicurezza è misura di prevenzione applicata a persone già diffidate dal questore: persone notoriamente dedite a traffici illeciti o sospette di vivere con proventi di reati, persone dedite alla commissione di reati contro l'integrità fisica e morale di minorenni, la società, la sicurezza e la tranquillità pubblica. La sorveglianza speciale proposta dal questore e decisa con provvedimento del Tribunale, con le dovute garanzie di difesa, dura da uno a cinque anni e l'esecuzione è curata dal questore. Il tribunale può prescrivere al sorvegliato speciale di trovarsi un lavoro e di fissare la propria dimora e comunicarla. In ogni caso gli ordina di non allontanarsene senza avviso, di non associarsi abitualmente a persone condannate o sottoposte a misure di sicurezza e di prevenzione, di non rincasare o uscire dopo o prima di un'ora stabilita senza necessità e avviso alla pubblica sicurezza, di non portare armi, di non trattenersi abitualmente nelle osterie. Le infrazioni sono punite con l'arresto da tre mesi a un anno.