stakeholder

Termine di origine economica con cui si definisce un “portatore d'interessi”, cioè un qualsiasi soggetto (azionista, dipendente, cliente, fornitore, ente locale ecc.) che abbia legittime attese nei confronti di un’impresa o di una iniziativa economica specifica o di altro genere. In un’accezione più ampia - le cui ricadute coinvolgono il piano etico - rientrano tra gli stakeholders anche gruppi di interesse locali (residenti, comitati di cittadini ecc.) rispetto all’ambiente in cui un progetto si sviluppa o l’azienda opera. Il termine, coniato nel 1963 dal Research Institute dell'Università di Stanford, è stato utilizzato per la prima volta dal filosofo Edward R. Freeman nel volume Strategic Management: A Stakeholder Approach (1984), che ha messo in evidenza come l'attività di un'organizzazione aziendale debba garantire un minimum prestazionale a tutti i portatori di interesse, pena l’impossibilità dell’azienda stessa a sopravvivere. Gli stakeholders si possono classificare in interni ed esterni rispetto all’azienda, oppure in primari, secondari e terziari rispetto al livello di coinvolgimento nelle conseguenze delle attività aziendali.

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