superfìcie

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(non comune superfice), sf. (pl. -ci, meno comune -cie) [sec. XIV; dal latino superficíes-ēi, da super, sopra+facíes, faccia].

1) Estensione che delimita nello spazio un corpo considerato secondo la lunghezza e la larghezza, senza tener conto della profondità (in geometria la superficie è un insieme di punti le cui coordinate soddisfano una determinata relazione funzionale): la superficie. di un pallone, di un sasso; per estensione, area: la superficie di un triangolo; la superficie di una regione. In particolare, la faccia superiore di un piano, di un oggetto o comunque quella che si presenta alla nostra vista: la superficie del tavolo; la superficie interna di un recipiente; la superficie del lago; la superficie fisica della Terra, quella relativa all'insieme superficiale delle terre emerse (continenti e isole) e delle acque (oceani, mari e laghi). Per antonomasia, il pelo superiore di una distesa d'acqua: nuotare, navigare in superficie; naviglio di superficie, le navi e le altre imbarcazioni contrapposte ai mezzi sottomarini.

2) Lo strato più esterno di un corpo, spessore superficiale: c'è una leggera superficie di smalto; in superficie, nella parte superficiale, non in profondità: terra smossa solo in superficie; la ferita si ferma in superficie. Fig., aspetto esteriore, apparenza, esteriorità: sono cose belle solo alla superficie; fermarsi alla superficie, non approfondire, non comprendere il vero significato di una cosa.

3) Con accezioni specifiche, nel linguaggio tecnico e scientifico: A) in aeronautica: superfici portanti (ali, equilibratori, terze superfici), che generano portanza; superfici stabilizzatrici, gli impennaggi; superfici di governo, gli alettoni e il timone. B) In fisica, superficie caratteristica è una superficie che rappresenta una relazione f(x, y, z)=0 esistente tra le variabili di un dato sistema, in cui si verifichino fenomeni o trasformazioni descrivibili con tali variabili. Superficie d'onda. C) In geodesia, superficie geoidica,particolare superficie di livello equipotenziale del campo gravitazionale terrestre corrispondente al livello medio del mare materializzato dal mareografo di riferimento. La verticale a questa superficie in un punto è materializzata sempre dalla direzione della forza di gravità in quel punto. Superficie ellissoidica, superficie geometrica di riferimento introdotta in geodesia unicamente per poter effettuare i calcoli per la determinazione di punti sulla superficie fisica della Terra. La normale a questa superficie non coincide quasi mai con la verticale alla superficie geoidica, se non in un particolare punto, detto di emanazione, in un intorno del quale le due superfici coincidono. D) In geologia, superficie assiale, piano o superficie irregolare che contiene i punti di cerniera di una piega; superficie di faglia, superficie di discontinuità tra due lembi rocciosi lungo la quale gli stessi lembi si muovono l'uno rispetto all'altro. Sinonimo di piano di faglia; superficie di stratificazione, discontinuità che separa due strati rocciosi; superficie strutturale, superficie limite di un orizzonte geologico facente parte di un insieme di rocce e considerato rappresentativo delle dislocazioni e delle deformazioni cui l'insieme è stato soggetto; viene rappresentato tramite stereogrammi o con carte planimetriche su cui sono riportati sia i riferimenti geografici sia l'andamento delle isoipse relative alla superficie strutturale stessa.

3) In diritto una costruzione diviene di proprietà di colui che ha il diritto di superficie.