telecomando

sm. [sec. XX; tele-+comando]. Comando a distanza. Concretamente, i dispositivi che consentono di azionare a distanza in modo predeterminato diversi organi meccanici, elettrici o elettronici, che vengono perciò detti telecomandati; se il sistema dotato di telecomando è mobile si usa preferibilmente il termine teleguida. Il telecomando può essere attuato tramite elementi meccanici (per esempio fune) oppure impulsi elettrici via cavo, oppure a mezzo di radioonde o radiazioni infrarosse, per cui si usano anche i termini, rispettivamente, di filocomando e filoguida, radiocomando e radioguida. Nel caso di sistemi automatizzati l'attuazione di un telecomando, per esempio di macchine utensili, può avvenire solo dopo essersi assicurati che siano state effettuate tutte le operazioni indispensabili per la corretta esecuzione del ciclo di lavorazione: per questo i componenti del sistema di comando sono collegati in modo che ogni fase esecutiva venga legata alla successiva da una serie di blocchi e consensi corrispondenti ciascuno a una verifica dell'avvenuta esecuzione delle operazioni precedenti. La possibilità di produrre a basso costo circuiti elettronici a semiconduttori capaci di produrre e ricevere radiazioni infrarosse ha portato a una diffusione capillare dell'uso casalingo del telecomando per il controllo a distanza di apparecchiature elettroniche.

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