temporàle (anatomia)

Indice

agg. [sec. XVI; dal latino temporālis, da tempus tempŏris, tempia].

1) In anatomia, di formazione che abbia attinenza con la tempia o l'osso temporale. § Arterie temporali , vasi sanguiferi, di cui il principale, la temporale superficiale, è ramo terminale dell'arteria carotide esterna e dà origine alla temporale profonda; gli altri due nascono dall'arteria mascellare interna; tutti insieme provvedono all'irrorazione superficiale e profonda della regione temporale, dei muscoli delle guance e della parotide. § Lobo temporale, uno dei lobi cerebrali, delimitato dal tronco e dal ramo posteriore della scissura laterale; sulla sua superficie sono presenti due solchi che delimitano gli omonimi giri. § Muscolo temporale (o crotafino), muscolo piatto che prende origine dall'osso temporale con una disposizione a ventaglio e termina in un'aponeurosi che si inserisce sull'apofisi coronoide della mandibola; è muscolo masticatorio elevatore della mandibola. § Osso temporale, osso pari e simmetrico del cranio, di cui occupa la parte laterale e inferiore; nella sua compagine trovano sede l'organo dell'udito e l'apparato vestibolare e corrono importanti formazioni vascolari e nervose (carotidi, nervi acustico e facciale ecc.). Ha forma assai irregolare ed è grossolanamente simile a una valva di conchiglia; viene distinto in tre regioni: la porzione superiore o squama, laminare, espansa, disposta sagittalmente, da cui si stacca l'apofisi zigomatica, che saldandosi con l'osso zigomatico forma l'omonima arcata; la porzione timpanica, che insieme a un tratto della squama e alla parte petrosa delimita la cavità timpanica; la porzione periotica o petromastoide che presenta inferiormente il processo stiloideo, a sua volta suddivisa in una parte petrosa o piramide, entro cui si trova la cavità dell'orecchio interno, e in una mastoidea, in rapporto con la parte posteroinferiore della precedente, che termina con il processo mastoideo. L'osso, nelle due superfici esterna, convessa, e interna, concava, presenta una quantità di fori, solchi, impressioni, dove scorrono vasi e nervi o in cui si appoggiano altre formazioni anatomiche (i fori acustici interno ed esterno, l'orifizio interno dell'aorta, il foro stilomastoideo, la fossa mandibolare, le cavità mastoidee ecc.). § Regione temporale, zona laterale del cranio, compresa tra quella orbitaria anteriormente, quella occipitale posteriormente e la frontoparietale superiormente, al centro della quale si trova la tempia.

2) In neuropatologia, sindrome temporale, complesso di sintomi secondari a lesioni del lobo temporale. Tra questi i più rilevanti sono quelli a carico del linguaggio (afasia) nel caso che il lobo colpito sia quello dell'emisfero dominante (il sinistro nei destrimani).

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